ARCHITETTI

Il progetto iniziale del Tempio è attribuito a GIOVANNI ANTONIO AMADEO, architetto della fabbrica del duomo di Milano, in stile rinascimentale a croce greca, progettato con la determinazione della sezione aurea. Certamente dell’Amadeo è il tiburio, a copertura della cupola, in stile bramantesco.  La prima pietra fu posta l’8 maggio 1498. Contemporaneamente fu costruita a lato della chiesa, la casa col chiostro per ospitare gli uffici dei deputati, ora museo e quadreria, e la canonica sopra una grande vasca per la raccolta dell’acqua, sopraelevata nel 1543. Dal 1511 al 1516 PAOLO DELLA PORTA progettò e realizzò il campanile considerato il più bello della Lombardia.

Nel 1556 fu edificata la sacrestia con la caratteristica volta a vele su progetto di CRISTOFORO LOMBARDO coadiuvato da GIULIO ROMANO.

Nello stesso anno a VINCEZO SEREGNI, nuovo architetto del duomo di Milano, fu affidato il compito di realizzare il prolungamento del Santuario: il progetto prevedeva un ampliamento su tre navate e cinque campate trasformando la struttura da croce greca a croce latina. I lavori si fermarono alla terza campata perché ostacolati dalla presenza della cappella della Madonna miracolosa e, di fronte, dalla chiesetta dedicata al Redentore. Fu l’intervento di S. Carlo Borromeo che permise la realizzazione del progetto iniziale, decidendo di traslare La sacra effige all’interno della chiesa sopra l’altare ideato da GIACOMO BORRONI, mentre il suo architetto, PELLEGRINO TIBALDI detto il PELLEGRINI, progettò, la sede per l’organo BENEDETTO ANTEGNATI, e la maestosa facciata per la cui costruzione (1596 – 1613) intervennero gli architetti LELIO BUZZI e GIACOMO BORRONI; di CARLO BUZZI sono la balaustra e le statue della Madonna Assunta e degli Angeli (1630).

Altre costruzioni: Cappella del Redentore costruita nel 1552 e demolita nel 1583, il portico a sinistra del Santuario fu eretto nel 1585 con la Cappellina della Pietà la cui porta si ritiene fosse stata ricuperata dalla demolizione chiesa del Redentore, mentre il campanile delle ore fu opera di GIACOMO BORRONI  (1594). 

Nel 1588 fu costruita la "HOSTARIA DELL’ANGELO" per ospitare i pellegrini provenienti da lontano (ora biblioteca civica e teatro comunali). I lavori proseguirono nel 1644 per sopraelevare la canonica, mentre poco distante (dove ora sorge l’ex seminario) venne costruita una casa colonica per alloggiare i contadini incaricati di curare la vigna e l’orto del Santuario.


Queste le pubblicazioni del Santuario riguardanti gli architetti

- Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno (AA.VV)
*L’impostazione architettonica del Santuario rinascimentale (A. Rovetta)
*Vincenzo da Seregno architetto e ingegnere della fabbrica (F. Repishti)
*Il restauro dell’architettura (A. Artioli)

 - La facciata del Santuario di Saronno (AA.VV)

 - I quaderni:
*I campanili, le campane, gli orologi (A. Sala)
*Il viale del Santuario (A. Sala)
*La piazza del Santuario (A. Sala)

PITTORI - DECORATORI - SCULTORI

Dopo un primo grossolano abbellimento delle pareti, nel 1525, i deputati decisero di rinnovare interamente le decorazioni. Pressati dai frati francescani del locale convento e dalle confraternite, perché si illustrassero alcune pagine evangeliche della vita di Maria con Gesù, affidarono i lavori a due artisti: le volte dell’abside, del presbiterio e dell’antipresbiterio ad ALBERTO DA LODI, mentre le pareti a BERNARDINO LUINI, giovane pittore di chiara fama, di cui oggi ammiriamo, magnificamente conservati, due Angeli serventi, Santa Apollonia, santa Caterina d’Alessandria, i 4 Dottori della chiesa, i 4 Evangelisti, Sibille, Virtù, la presentazione di Gesù al Tempio, l’adorazione dei re Magi, il ritrovamento di Gesù fra i dottori nel Tempio e lo sposalizio di Maria. Ritornò nel 1531 per dipingere i santi Sebastiano, Cristoforo, Antonio abate, Rocco e la volta della cappella dell’Ultima Cena. Durante un breve periodo non precisato Bernardino Luini fu ospitato nella casa santuariale e, per riconoscenza, lasciò nel chiostro uno stupendo presepio conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.  Non è provato, ma si attribuiscono al Luini anche lavori sulla cupola (arabeschi e graffiti o sinopie), interrotti a causa della sua morte.

Le statue lignee dei gruppi che spiccano nelle cappelle della Deposizione e dell’Ultima Cena, la statua del Padre Eterno della cupola, santi e sante nelle nicchie e la Madonna Assunta (1529 – 1531) sono di ANDREA DA MILANO (o da Serono), quest’ultima finita da BATTISTA DA MILANO causa la morte di Andrea.

Per sostituire Luini, la cui opera è ritenuta tra le più alte espressioni della pittura del Cinquecento lombardo, i deputati chiamarono Cesare Magni che affrescò due santi Martino e Giorgio e due pareti della cappella dell’Ultima Cena, ma non soddisfò le esigenze dei commissionari. In sua sostituzione, per decorare la cupola, nel 1535 invitarono GAUDENZIO FERRARI cui chiesero di rappresentare Maria Assunta in cielo. Il progetto prevedeva la Madonna che si diparte dalla terra magnificamente ripresa dal racconto della genesi (l’origine dell’uomo, Adamo ed Eva, il peccato originale, la cacciata dall’Eden, la condanna al lavoro, il parto di Eva, Caino che uccide Abele). Maria arriva alle porte del Paradiso ove ad attenderla ci sono profeti e sibille (disegni di G. Ferrari, opere lignee di OGGIONI), il Padre Eterno l’accoglie a braccia aperte tra uno stuolo di 126 angeli adoranti, cantanti e musicanti (quest’ultimi sono 57 con altrettanti strumenti musicali, anche inventati, diversi l’uno dall’altro, fonte di studio di musicologi di ogni nazione): i libri di storia dell’arte lo giudicano il più bel Paradiso affrescato in Europa. Gaudenzio Ferrari completata la cupola muore e lascia il compito di ultimare gli affreschi sottostanti al suo allievo prediletto BERNARDINO LANINO che decorerà anche la chiesa del Redentore (1553) demolita per consentire l’allungamento del Santuario. Una testimonianza dell’opera di B. Lanino è conservata nel museo su una tela.

Per la decorazione della volta della navata centrale, tipicamente barocca, invitarono nel 1631 l’ingegnere VINCENZO CINISELLI, coadiuvato dal gesuita padre P. REINA, che rappresentarono la gloria di Maria Santissima.

Lunghissimo è l’elenco degli artisti che negli anni seguenti lavorarono nel Santuario.

I pittori: GIANPIETRO E AURELIO LUINI (volta cappella di S. Giovanni Battista), CAMILLO PROCACCINI (una Annunciazione e le tele sulle pareti della cappella dell’Ultima Cena), GIULIO CESARE PROCACCINI (una grande tela coi Santi Giacomo, Ambrogio e Carlo), FRANCESCO VOLPINO (parte della volta della cappella dell’Ultima Cena e navate laterali), CINISELLI (tutta la volta della navata centrale), G. B. LAMPUGNANI (una tela con sant’Anna, in museo), AMBROGIO LEGNANI (la tela per l’altare di s. Anna), Stefano Maria Legnani (la pareti dell’altare di sant’Anna), FILIPPO ABBIATI (la tela per l’altare di S. Giovanni Battista), FEDERICO BIANCHI, STEFANO DANEDI, FEDERICO PANZA, ANDREA LANZANI (le navate laterali), GIOVANNI MARIANI E FIGLI (le prospettive sulla parete interna della facciata) FRANCESCO MINOLA e ANDREA TASSI (cappella della deposizione), LUIGI MORGARI (il primo miracolo). 

I decoratori: ALBERTO DA LODI, GIUSEPPE GIOVENONE

Gli scultori: MARCO ANTONIO PRESTINARI, GIULIO CESARE E CLAUDIO MANGONE, CARLO BONO, DIONIGI BUSSOLA, AMBROGIO DE PAOLI, TRANQUILLO ZUCCHELLI, POMPEO MARCHESI.


Queste le pubblicazioni del santuario riguardanti gli artisti

 - Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno (AA.VV.)
*Pittura e decorazioni dalle origini del Santuario fino al 1534 (P. Marani)
*Fra decorazione e teatralità (M: Rossi)
*La vicenda artistica dalla fine del XVI alla fine del XVIII secolo (A. Spiriti)
*Dal neoclassico all’eclettismo (A. Spiriti)

 - Catalogo quadreria (A. Sala – A. Carugati)

 - Gaudenzio Ferrari e la cupola del Santuario di Saronno (AA. VV.)

 - I quaderni:
*Bernardino Luini in Santuario (A. Sala – G. Rosazza)
*L’arte del Santuario come linguaggio religioso (P. Zaffaroni)
*Fede e arte negli affreschi di B. Luini (F. Canti – F. Rosazza – A. Sala)
*Il concerto degli Angeli di Gaudenzio Ferrari (AA. VV.)

 - ”Andreas de Serono” magister a figuris (C. Proserpio)

© Foto. W. TURCATO
MUSICOLOGIA

Musicologi di ogni parte del mondo rivolgono il loro interesse e i loro studi al capolavoro di GAUDENZIO FERRARI, interessati ai suoi meravigliosi Angeli in concerto con strumenti noti e di fantasia, sebbene nessuno rammenti che fosse stato musicista, si riscontra nei suoi disegni una grande familiarità e competenza anche in ambito organologico: l’esatta posizione del corpo, delle spalle delle mani denotano una buona conoscenza forse grazie ad un’ottima capacità di osservazione.


Queste le pubblicazioni del Santuario sulla musicologia

- Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno (AA.VV.)
*La musica tra il cinquecento e il seicento (R. Kendrick)

- Gaudenzio Ferrari e la cupola del Santuario di Saronno (AA.VV.)

- Vita e musica del conventuale Sisto Reina (T. Olivato).


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