UNA TESTIMONIANZA...
Carissimi Don Sebastiano e amici del Santuario di Saronno,

con la presente desidero manifestare tutta la gratitudine dell’associazione delle donne delle nostre comunità che hanno ricevuto l’offerta della macchina Pilatrice.
Si tratta della comunità di Edjin, di Ehlalab e di Suzana. Abbiamo comprato tre macchine e sono già tutte istallate e funzionanti a pieno regime.
Vi mando la foto della terza macchina che abbiamo comprato in ordine di tempo e che è finita all’associazione di Suzana. Siamo in pieno periodo delle piogge, in cui il lavoro nelle risaie riduce notevolmente il tempo che le donne hanno per accudire ai lavori domestici di tutti i giorni. Il fatto di poter contare sulla macchina che pila il riso per loro le fa guadagnare in energie fisiche (con risparmi di stress nervosi) e in soldi.
Infatti, nella società felupe il lavoro di vangare le risaie è sempre fatto in gruppo. Nessuno si vanga le sue risaie e basta. Ma, a turno, vanno a vangare le risaie di tutti e quindi anche le proprie. Il lavoro procede più spedito e tutti sono più contenti perchè intanto se la contano su. L’inconveniente è che le donne devono continuamente preparare ogni giorno delle grosse padellone di riso perchè tutto il gruppo che è andato a vangare possa mangiare.
Ma le donne non stanno solo in cucina. A loro spetta di occuparsi del riso trapiantato nel sottobosco. Cresce insieme alle erbacce che sono tutte da estirpare con cura. Questi sottoboschi non sono vicino a casa ma ad alcuni chilometri, tutti da fare a piedi. E poi c’è l’acqua da prendere al pozzo, la legna da cucinare che va caricata sulla testa e portata a casa, c’è la roba da lavare e la cucina da sbrigare... e i bambini da sistemare sempre!!!

La macchina che pila il riso è UN BEL RESPIRO!!!
Sulla foto trovate le tre donne che gestiranno in modo diretto il funzionamento della macchina e l’aspetto finanziario. Devono pensare ai pezzi di ricambio e all’acquisto del gasolio con cui il motore funziona. Il giorno che é stata istallata le donne si erano messe tutte con la loro divisa ufficiale e aspettavano che io le fotografassi per la gioia dei benefattori, ma... io mi trovavo fuori Suzana e sono rientrato alle nove della notte quando ormai erano tutte rientrate nelle loro case. Ecco perchè la foto che vi mando ha un tono per così dire “feriale”. Ma non importa niente perchè la sostanza c’è e si vede bene. Il Signore e la cara sua Mamma, vi ricompensino delle loro grazie più di quanto io non sia stato capace di ringraziare adeguatamente.
Affidandomi ancora una volta alle vostre preghiere vi saluto con affetto.

padre Davide Simionato