OTTOBRE MISSIONARIO

In questo mese di ottobre, chiamati a ravvivare in noi e nelle nostre comunitá il fuoco della Missione, mando il mio carissimo saluto a tutti gli amici che ci ricordano e ci stanno accompagnando.
Grazie di cuore per la vostra amicizia, solidarietá, preghiera.
Qui va tutto bene, anche se soffriamo molto per il caldo. Qui nel nordest brasiliano siamo in piena siccitá, la peggiore degli ultimi 30 anni. Speriamo che l’Avvento e il periodo natalizio ci donino abbondante pioggia.

Il lavoro pastorale nella nostra nuova parrocchia prosegue intenso, tutto il nostro impegno é indirizzato alla costruzione della comunitá, creando uno spirito di reale comunione tra le sette cappelle che formano la parrocchia. Vogliamo creare la “coscienza della partecipazione”, tutti hanno il loro posto nella comunitá e il loro servizio, ognuno deve scoprire qual’é la sua vocazione nella chiesa... Anche la festa parrocchiale di Santa Gianna Beretta (celebrata in agosto per ragioni di calendario) é stata occasione non solo per raccogliere un contributo della gente per le nostre costruzioni, ma soprattutto di profonda riflessione e preghiera attorno al tema “comunitá di discepoli e missionari: vogliamo scoprire e rispondere alla nostra vocazione”.

Cosí é stato anche per la festa della comunitá São Francisco dal 26 settembre al 4 di ottobre, con il tema “Francesco, costruisci la mia chiesa”, anche questa occasione per vivere la solidarietá della gente verso la parrocchia e per pregare e riflettere sul nostro cammino di giovane chiesa.
Inoltre vogliamo coinvolgere tutti in un permanente lavoro di evangelizzazione per essere chiesa che va e si fa presente nel quartiere, nelle case, nella societá.

Abbiamo creato vari gruppi di missionari laici (circa 150 le persone impegnate) che visitano le case delle famiglie che non partecipano alla vita della comunitá e che si sono allontanate da un cammino di fede.
La prima tappa di queste visite é per stabilire una conoscenza reciproca, per manifestare l’interesse della parrocchia per la vita di queste persone, e creare legami di amicizia: non si puó evangelizzare chi non si conosce, chi non si ama. Nelle tappe sucessive della visita, si vorrebbe arrivare a formare dei nuclei nei quartieri che si incontrino per leggere la Parola e nella sua luce impegnarsi nella vita.

Stiamo quindi impostando cosí il nostro lavoro pastorale: comunione, partecipazione, evangelizzazione. Qualche frutto stá giá arrivando, anche se le fatiche sono molte e gli insuccessi non mancano. Nel lavoro pastorale ordinario, catequesi – pastorale familiare – pastorale giovanile sono i settori in cui maggiormente ci stiamo impegnando. La pastorale sociale, diciamo che é in fase di costruzione, si sta formando un gruppo parrocchiale, ma c’é un certo timore a partecipare in questo settore perché le persone hanno paura di doversi scontrare con le autoritá locali.
Io personalmente poi sono impegnato in un lavoro di pastorale vocazionale, per il momento qui a Barra do Corda, anche per rispondere al grave problema che abbiamo in diocesi della mancanza drammatica di sacerdoti (solo 4 sono i diocesani brasiliani, e 4 i seminaristi, per vari anni non avremo ordinazioni...).

Ho iniziato anche a visitare un gruppo di indios che vivono nell’area per loro riservata dal governo, nel “cerrado” (ambiente boschivo arenoso) a un centinaio di km da qui. Sono il gruppo Canela – Apanjekrá e Canela – Ramkokamekrá, in due villaggi, tutta la tribú arriva quasi a 3.000 persone.
La presenza indigena nella nostra diocesi é significativa, ma non abbiamo agenti pastorali che accompagnino, solo due suore per tutto il vasto territorio diocesano... Io nei ritagli di tempo mi sono impegnato a visitare ed accompagnare questo gruppo, ma il lavoro in parrocchia non mi dá molto spazio...

Questo per darvi qualche accenno sul cammino che stiamo percorrendo. Ma anche le strutture hanno la loro importanza.

Abbiamo solo la chiesa, manca la casa parrocchiale, gli uffici, le aule, un salone... Abbiamo iniziato la costruzione della casa parrocchiale e degli uffici da poco piú di un mese, siamo alle fondamenta , realizziamo questo lavoro contando sul contributo principale della nostra gente e quindi avanziamo a piccoli passi. Ma sicuramente non avremmo potuto iniziare senza gli aiuti che ho ricevuto durante le mie vacanze in maggio: grazie di cuore!

Pensiamo di finire per aprile-maggio 2011 questa costruzione.
L’altra costruzione é il Centro parrocchiale (aule e salone, per catechesi, incontri, attivitá parrocchiali...) che pensiamo di costruire subito dopo aver terminato la casa parrocchiale. Per la costruzione del Centro parrocchiale l’Ufficio Missionario e Caritas di Milano presentano il progetto, insieme ad altri di altre missioni, durante l’Avvento.

Sono certo che vi state animando e impegnando per la missione: la chiesa esiste per questo, per andare, per annunciare, per stare in mezzo agli uomini, per incontrare chi é piú dimenticato ed emarginato e nella solidarietá manifestare l’amore che Dio ha per tutti, iniziando dagli ultimi.

Vi auguro di poter continuare con perseveranza ed entusiasmo a vivere la dimensione missionaria della vita cristiana. Aprirsi al mondo é fonte di rinnovamento anche per se stessi. Uniti nella stessa missione, grazie ancora di tutto, un carissimo saluto e un forte abbraccio.

Ciao! don Ezio


A questo link, potete scaricare il progetto di costruzione della Casa e del Centro Parrocchiale, con tutte le coordinate per poter aderire.
 
Alcune immagini dalla
PARÓQUIA
SANTA GIANNA BERETTA MOLLA
di don Ezio Borsani
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